I PROTAGONISTI
GIOVANNI GRIOLI (Mantova, 8 ottobre 1821 – Mantova, 5 novembre 1851)
E’ stato uno dei “martiri di Belfiore”.
Curato e vicario nella parrocchia di Cerese, il 26 marzo 1846, già ordinato diacono, fu consacrato presbitero nella Cappella del Palazzo Vescovile di Verona.
Il 28 ottobre 1851, fu arrestato dopo essersi recato a Pietole per compilare, come era nei suoi compiti, lo stato delle anime. Fu accusato di avere offerto a un soldato ungherese della compagnia disciplinare, lì impegnata nei lavori di manutenzione del forte, una somma di denaro per convincerlo a disertare. Grioli si difese dicendo che la sua era stata soltanto un’elemosina di entità irrisoria fatta a chi gliel’aveva espressamente richiesta, ma l’interessato lo smentì insieme ad altri due militari testimoni. Successivamente nella sua abitazione fu trovata una copia del “Gesuita moderno” di Gioberti e un certo numero di volantini incitanti all’evasione fiscale. Il materiale sequestrato bastò agli Austriaci per portarlo davanti a una corte marziale che, riunitasi d’urgenza il 29 ottobre 1851, dopo un brevissimo dibattimento lo condannò a morte. Il 5 novembre 1851 venne fucilato. E’ stato sepolto sulle rive del lago di Mantova, quello Superiore, a monte della città, in località Belfiore.
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