Il Tricolore di Oliosi, una vicenda degna di uno dei più intensi racconti di guerra.
E’ il 24 Giugno 1866: un manipolo di uomini, barricati in un edificio, circondati dal nemico, senza via di scampo, razionando munizioni e sfruttando quanto poco in loro possesso riescono a tener bada alla moltitudine che avanza sempre di più.
Ormai da soli (il resto degli alleati ripiegava in lontananza), con le munizioni che si esauriscono e gli avversari che danno fuoco alla casa per stanarli, gli ufficiali decidono di dare la resa per salvare la vita ai pochi rimasti.
Manca solo una cosa: la Bandiera del Reggimento che non poteva essere consegnata nelle mani del nemico.
Si decide di fare la bandiera a pezzi, ciascuno degli uomini ne custodirà una parte, l’asta e la freccia vengono nascoste nel camino e quindi la dichiarazione di resa.
Il nemico vedendoli in numero esiguo uscire dall’abitato concede l’onore delle armi e si complimenta addirittura per il coraggio dei pochi.
Terminata la guerra la bandiera viene ricomposta e con una cerimonia solenne, viene riconsegnata al proprio Reggimento in piazza San Marco a Venezia.
Questa è la storia del Tricolore di Oliosi, la bandiera del 44° Fanteria della Brigata Forlì.
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